Comunicato congiunto
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ANC =E2=80=93 CONFIMI =
INDUSTRIA
ACQUISTI DI FINE ANNO:
L=E2=80=99ARTICOLO 2 DELLA=
=E2=80=9CMANOVRINA=E2=80=9D SCIPPA IL DIRITTO ALLA DETRAZIONE IVA
Denunciata alla UE la v=
iolazione del principio di neutralit=C3=A0
Mentre nel mondo gli Stati tagliano le =
tasse per rendere competitive le proprie imprese ed attrarre i capitali str=
anieri, in Italia gli operatori indigeni (per oltre il 90% PMI, che piaccia=
o meno) non solo non vengono apprezzati per il ruolo fondamentale che svol=
gono per l=E2=80=99economia del Paese, ma vengono addirittura =E2=80=9Cscip=
pati=E2=80=9D di diritti fondamentali e, in nome della semplificazione, ven=
gono soffocati da adempimenti e cambiamenti continui e spesso inutili. Tolt=
e le agevolazioni di Industria 4.0 (che richiedono considerazioni a parte) =
ed il taglio di 3 punti dell=E2=80=99aliquota Ires il cui beneficio si conc=
retizza comunque per pi=C3=B9 del 50% a vantaggio dello 0,64% delle societ=
=C3=A0 con pi=C3=B9 di 50 milioni di euro di ricavi (dati MEF gennaio 2017 =
su redditi 2014), la manovra 2017, dopo i correttivi introdotti dalla =E2=
=80=9Cmanovrina=E2=80=9D, =C3=A8 definitivamente da bocciare, sicuramente d=
al lato degli adempimenti divenuti insopportabili per le micro, piccole e m=
edie imprese e per chi le assiste.
Detrazione fatture di fine anno e de=
nuncia alla Commissione UE
=E2=80=9CCapiamo le difficolt=C3=A0 =
del Governo a far quadrare i conti (le vive ogni giorno anche ogni singolo =
imprenditore) e conosciamo anche le pressioni comunitarie al riguardo=E2=80=
=9D, sostiene Paolo Agnelli, Presidente di Confimi Industr=
ia, =E2=80=9Cma le misure introdotte con i primi tre articoli del D.L. 5=
0/2017 (split payment, compensazioni e detrazione Iva) sono inaccettabili=
=E2=80=9D. Ancora una volta siamo costretti ad osservare come non si tr=
atti di misure volte al contrasto dell=E2=80=99evasione reale (quella con i=
l c.d. =E2=80=9Cconsenso=E2=80=9D), quanto a garantire migliori equilibri f=
inanziari alla Pubblica Amministrazione; il tutto togliendo i flussi necess=
ari agli equilibri degli operatori attraverso complicazioni a destra e a ma=
nca che rendono il sistema Italia indubbiamente uno dei meno competitivi no=
n solo per tassazione elevata ma soprattutto per la burocrazia. Comp=
licazioni che ora arrivano addirittura a coinvolgere diritti fondamentali s=
u cui si basa l=E2=80=99IVA, quale quello della detrazione dell=E2=80=99imp=
osta subita sugli acquisti. L=E2=80=99articolo 2 del decreto render=C3=A0 i=
nfatti oltremodo difficoltoso l=E2=80=99esercizio della detrazione dell=E2=
=80=99Iva per gli acquisti di fine anno. =E2=80=9CAbbiamo fondate ragion=
i di ritenere=E2=80=9D prosegue Agnelli =E2=80=9Cche l=E2=80=99inter=
vento sulla contrazione dei tempi per l=E2=80=99esercizio del diritto alla =
detrazione non sia tanto mirato a ridurre il VAT gap (come vorrebbe far cre=
dere la relazione ministeriale) quanto a generare un indebito arricchimento=
a favore delle casse erariali. Quando un diritto lo si mantiene sulla =
carta, ma lo si rende estremamente difficile da praticare, =C3=A8 come se v=
enisse eliminato ed al riguardo =C3=A8 grave che dall=E2=80=99Agenzia delle=
Entrate (audizione 4/5/2017 pag. 12) si demonizzi tale aspetto precisando =
che eventuali decadenze del diritto alla detrazione per emissione non tempe=
stiva della fattura (ma il discorso =C3=A8 uguale per quelle che arriverann=
o =E2=80=9Cin ritardo=E2=80=9D oltre il 31/12) =E2=80=9Cpotranno comunqu=
e essere sanate mediante il diritto alla detrazione dell=E2=80=99imposta o =
della maggiore imposta relativa ad avvisi di accertamento o di rettifica ai=
sensi dell=E2=80=99art. 60 ultimo comma del D.P.R. 633/72=E2=80=9D.=
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Si tratta di uno scippo con destrezza=E2=80=9D, pr=
osegue Marco Cuchel, Presidente dell=E2=80=99Associazione nazionale Commerc=
ialisti, =E2=80=9Ctecnicamente giustificato attraverso la manipolazione =
di importanti insegnamenti giurisprudenziali comunitari (caso Ecotrade) che=
per=C3=B2 hanno ben altri fini=E2=80=9D. Considerata la gravit=C3=A0 d=
ella situazione ANC e Confimi Industria si sono trovate concordi, quindi, s=
ull=E2=80=99urgenza di presentare una argomentata denuncia alla Commissi=
one Europea (la missiva =C3=A8 stata inviata il 12 maggio 2017) nella q=
uale sono stati illustrati ed esemplificati i numerosi profili di contrasto=
dell=E2=80=99art. 2 del D.L. 50 con i principi di proporzionalit=C3=A0, ef=
fettivit=C3=A0, equivalenza e neutralit=C3=A0 su cui si basa la disciplina =
Iva. Gli esempi a sostegno della violazione in particolare del principio di=
effettivit=C3=A0 e di equivalenza non mancano ma ci si augura, ovviamente,=
che il Parlamento svolga al meglio il proprio compito ed intervenga durant=
e i lavori di conversione del decreto riportando equilibrio sulla vicenda. =
Con la riduzione delle soglie per il=
visto conformit=C3=A0 i costi aumentano
Anche se la Corte di Giustizia (Causa C=
-211/16) ha recentemente avvallato, anche ai fini Iva, la legittimit=C3=A0 =
del plafond generale di 700 mila euro, prosegue Cuchel, =E2=80=9Cla ridu=
zione da =E2=82=AC 15.000 a =E2=82=AC 5.000 della soglia per l=E2=80=99appo=
sizione del visto di conformit=C3=A0 ai fini delle compensazioni orizzontal=
i render=C3=A0 troppo oneroso per tutti (professionisti e conseguentemente =
imprese) la gestione del recupero dei crediti fiscali, anche Iva. Stupi=
sce peraltro come a distanza di pochi mesi questa novit=C3=A0 si ponga in s=
enso opposto a quello che invece ha elevato a =E2=82=AC 30.000 la soglia ai=
fini dei rimborsi Iva (D.L. 193/2016). Va da s=C3=A9 che se non ci sar=C3=
=A0 un auspicabile ripensamento, il Governo dovrebbe quantomeno valutare di=
rimborsare ai contribuenti virtuosi gli oneri del visto al pari di quanto,=
suo malgrado, si trover=C3=A0 costretto a fare per il costo delle fideiuss=
ioni dei rimborsi Iva se vorr=C3=A0 chiudere la procedura d=E2=80=99infrazi=
one comunitaria n. 2013/4080. ANC e Confimi Industria vigileranno, ovviamen=
te, anche su questo aspetto.
Lo spesometro deve tornare annuale
L=E2=80=99esempio 1 della denuncia form=
ulata da ANC e Confimi Industria, osserva Agnelli, =E2=80=9Cdimostra com=
e l=E2=80=99Amministrazione finanziaria dovrebbe riportare a naturale scade=
nza annuale la periodicit=C3=A0 dello spesometro=E2=80=9D. Non solo gli=
incroci delle fatture trasmesse dai fornitori non potranno essere incrocia=
te trimestralmente con quelle trasmesse dai loro clienti, ma ci=C3=B2 non p=
otr=C3=A0 funzionare nemmeno con riferimento al medesimo anno; =C3=A8 ne=
cessario, pertanto, ricalibrare le ambizioni in una logica di incrocio alme=
no biennale. Diversamente, si concretizzer=C3=A0 il rischio di fare eme=
rgere una quantit=C3=A0 talmente smisurata di anomalie (naturalmente assorb=
ite in periodi successivi) la cui gestione paralizzer=C3=A0 l=E2=80=99attiv=
it=C3=A0 di tutti: Amministrazione finanziaria ma, soprattutto, Professioni=
sti e Contribuenti che sono gi=C3=A0 eccessivamente oberati di adempimenti.=
Tanto vale, quindi, ritornare alla periodicit=C3=A0 annuale senza ostinars=
i, quindi, su un=E2=80=99inutile raccolta trimestrale che comporta eccessiv=
i oneri gestioni ed organizzativi per imprese e professionisti. Siamo di fr=
onte ad un fisco "bulimico" che rischia di far chiudere tutte le micro e pi=
ccole imprese. Probabilmente, chiosa Agnelli, =E2=80=9Cnon =C3=A8 solo c=
olpa della crisi se anche le recenti statistiche 2016 sull'osservatorio del=
la partite Iva del MEF, per il secondo anno consecutivo, rilevano una ri=
duzione di oltre dieci punti percentuali nell'apertura delle partite Iva; dato che paradossalmente risulta pure "ammorbidito" dall'apertura di mig=
liaia di micro posizioni individuali da parte di ex lavoratori di imprese f=
allite o chiuse per effetto della crisi=E2=80=9D.
Imprese in semplificata travolte dal=
le complicazioni
Infine, conclude Cuchel, =E2=80=9Cla=
vicenda dell=E2=80=99art. 2 dovrebbe convincere anche i (pochi) sostenitor=
i della nuova contabilit=C3=A0 semplificata di cassa delle imprese minori c=
he la riscrittura dal 2017 dell=E2=80=99articolo 66 del TUIR sulla determin=
azione del reddito dei semplificati =C3=A8 stato, in termini di complicazio=
ni, un errore imperdonabile=E2=80=9D. Basti infatti osservare come solo=
dopo 21 giorni di vita il =C2=A7 6.5 della Circolare dell=E2=80=99Agenzia =
delle Entrate n. 13/E del 13 aprile 2017 sia praticamente da buttare giacch=
=C3=A9 la stessa Agenzia (nella persona del proprio direttore) nell=E2=80=
=99audizione del 4 maggio ha gi=C3=A0 revocato s=C3=A9 affrettandosi a prec=
isare come con le novit=C3=A0 introdotte dal D.L. 50/2017 in materia di det=
razione =E2=80=9Cperaltro, si crea una maggiore coerenza anche con il re=
gime semplificato reddituale improntato al principio di cassa, recentemente=
introdotto con la legge 11 dicembre 2016, n. 232, e ci=C3=B2 in chiave cor=
rettiva rispetto ai margini di discrezionalit=C3=A0 nell=E2=80=99imputazion=
e dei costi, derivanti dall=E2=80=99adozione del metodo di contabilizzazion=
e previsto dal comma 5 del riformato articolo 18 del D.P.R. n. 600 del 1973=
=E2=80=9D. Sfilato qualsiasi margine operativo, quindi, anche a c=
hi (la gran parte per non dire la totalit=C3=A0) aveva valutato di adottare=
la =E2=80=9Cvia di fuga=E2=80=9D semplificatrice basata sulla =E2=80=9Cpre=
sunzione=E2=80=9D registrato uguale incassato/pagato. La mancanza potrebbe =
essere del tutto casuale ma, per valutare l=E2=80=99effettivo appeal del re=
gime di cassa redditi, sarebbe stato interessante conoscere il numero=
di quelli che nel 2015 hanno adottato o mantenuto il regime del cash accou=
nting Iva. Il 2015, infatti, era il primo anno in cui i contribuenti poteva=
no revocare le scelte fatte nel 2012. Il dato, per=C3=B2, non =C3=A8 stato =
diffuso. A differenza di quelle relative ai tre anni precedenti le statisti=
che sui dati delle dichiarazioni Iva del 2015 rilasciate dal MEF lo scorso =
9 maggio non riportano, purtroppo, tale informazione.
Il Segretario Generale
Dott. Rag. Angelo Di Leva=
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; &n=
bsp; ASSOCIAZIONE NAZIONALE C=
OMMERCIALISTI DI MILANO
sede legale via Le=
ntasio n.7-20122 Milano
Segreteria via Giordano Bru=
no n.5/1=E2=80=9320154 Milano  =
;
Tel. 02/87386210 - Fax 02/3491519 - E-mail arcol@italynk=
.it C.F.=
97145950156 =E2=80=93 P.I. 11398550159 =
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